Carta dei servizi

ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO
DI ASSISTENZA DOMICILIARE
“RESTO A CASA”

 

ASSISTENZA DOMICILIARE

Filosofia dell’intervento e principi ispiratori

La filosofia dei nostri interventi si ispira al “Personal Centred Care” (Cura Centrata sulla Persona), teoria e pratica dell’assistenza di matrice anglosassone che ha avuto tra i principali ispiratori Tom Kitwood.
Il principale obiettivo di questo modello bio-psico-sociale è il raggiungimento del “miglior benessere” possibile, inteso come miglior livello funzionale percepito soggettivamente; in sintesi, un globale incremento della qualità della vita mediante il riconoscimento dei bisogni emotivi, sociali, occupazionali, fisici e spirituali.
Il primato della PERSONA sulla malattia è dunque l’elemento dominante di questo approccio e prevede il rispetto di alcuni principi fondamentali:
• Ogni persona ha il diritto di ricevere assistenza e cure sanitarie nel pieno rispetto della propria dignità e del proprio valore.
• Ognuno ha il diritto di ricevere prestazioni socio-sanitarie e servizi con livelli qualitativi elevati e nel massimo rispetto della riservatezza.
• A ciascuno è garantita la piena partecipazione all’erogazione dei servizi attraverso una adeguata informazione all’utente stesso e ai parenti più prossimi.
Centrare la cura sulla PERSONA malata e non sulla malattia significa:
• entrare nella struttura di riferimento dell’altro, dando un significato al linguaggio ed al comportamento del malato, anche quando questi risultano apparentemente bizzarri o confusi;
• accettare, senza giudicare, gli aspetti unici di ogni singolo individuo;
• considerare la persona nella sua globalità, riconoscendo e valorizzando le sue risorse, oltre che a contenere i deficit, dando valore alla sua “storia personale”, per riconoscere la sua identità;
• dare importanza alle emozioni ed alle relazioni interpersonali;
• curare l’approccio non direttivo, adattando gli ambienti alle esigenze del malato, incoraggiando la persona con demenza ad organizzarsi il tempo, cercando di essere attenti all’espressione delle sue preoccupazioni.

Il caregiver

Nell’erogazione del servizio è fondamentale la presenza del caregiver* al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati dal piano di cura (concordato e condiviso con il Medico di Medicina Generale). Egli infatti si fa carico della cura del malato, si interfaccia con gli operatori del servizio, esegue un monitoraggio continuo dell’assistito, svolge semplici attività sanitarie oltre che occuparsi dell’ambiente domestico (cure informali).
Nel caso della demenza, è centrale rendere protagonista il familiare, coinvolgendolo nell’intervento non più come semplice osservatore, ma come attore protagonista. Il familiare apprende da esperti, formati e preparati, tecniche di comunicazione e di stimolazione efficaci per migliorare il rapporto con il proprio caro e recuperare piccole autonomie da spendere nella quotidianità. Questo, inoltre, permette una migliore accettazione della malattia, allontanando definitivamente l’idea “di quello che non c’è più”, riscoprendo “quello che c’è ancora”, da cui partire per instaurare una nuova relazione.
*Caregiver è un termine inglese che indica coloro che si occupano di offrire cure ed assistenza ad un’altra persona. I caregivers possono essere familiari, amici o persone con ruoli diversi, che variano a seconda delle necessità dell’assistito.

Obiettivi specifici dell’intervento

• Organizzare e sistematizzare le informazioni utili in materia di non autosufficienza e demenza rendendone più semplice e accessibile il reperimento. Uno dei principali problemi riscontrabili dalle famiglie o in generale dai caregivers degli anziani non autosufficienti, soprattutto se malati di demenza, è la difficoltà di individuare un unico referente indicato a fornire tutte le informazioni necessarie ad affrontare una problematica così complessa. La frammentazione delle competenze nell’erogazione dei servizi fa sì che ci siano una pluralità di soggetti detentori delle informazioni divise per settore di competenza. Questo spesso genera confusione e sconforto in chi si trova alle prese con tale problematica.
• Assistere persone in condizioni di non autosufficienza, fragilità e demenza con patologie trattabili a domicilio al fine di evitare il ricorso inappropriato al ricovero ospedaliero o in struttura residenziale.
• Garantire continuità assistenziale per i dimessi dalle strutture sanitarie con necessità di prosecuzione delle cure.
• Fornire supporto alla famiglia.
• Recuperare, ove possibile, le capacità residue di autonomia e relazione.
• Agire sugli aspetti relazionali e sociali per favorire il benessere del malato e della sua famiglia.
• Migliorare la qualità di vita della famiglia: diminuire i conflitti, creare maggiori spazi/momenti di condivisione, diversificare con attività ed iniziative le giornate.

A chi è rivolto il Servizio

Per poter accedere al Servizio devono essere presenti una o più delle condizioni clinico funzionali o di status di seguito elencate:
• non autosufficienza temporanea o protratta in condizioni di disabilità lieve, moderata e grave;
• diagnosi di Alzheimer e di altre tipologie di demenza in fase iniziale, moderata e avanzata;
• non necessitare di interventi sanitari continui praticabili in reparti ospedalieri per malati acuti o in altre strutture sanitarie.

Metodologia di lavoro

La modalità di lavoro integrata si realizza attraverso:
• l’attenzione alla persona con i suoi bisogni;
• il lavoro per obiettivi da raggiungere e non per prestazioni;
• la condivisione degli obiettivi da parte degli operatori;
• il coinvolgimento di diverse professionalità, sia sociali che sanitarie, con valorizzazione delle stesse;
• la collaborazione attiva;
• l’adozione di una metodologia di lavoro che utilizza strumenti organizzativi integranti (riunioni di valutazione, di programmazione degli interventi, di verifica, di coordinamento, di individuazione e responsabilizzazione del caregiver, per le procedure, per la cartella assistenziale, per il piano assistenziale personalizzato, per l’individuazione del responsabile del caso (case manager), di valutazione del Servizio, di riprogettazione, ecc.).

Figure professionali coinvolte

Composizione dell’equipe dedicata all’assistenza domiciliare multidisciplinare, al cui interno saranno inserite le seguenti figure professionali:
• OSS e OSS con formazione complementare in assistenza sanitaria
• Assistente sociale
• Educatore professionale
• Psicologo
• Infermiere professionale
• Fisioterapista
• Logopedista
• Medici specialistici: geriatra, cardiologo, dermatologo, ecografista e altri.
Le figure professionali che compongono l’équipe hanno seguito la formazione specifica prevista del progetto relativamente al modello bio-psico-sociale e sono in regola con l’aggiornamento ECM.

Tipologia degli interventi

• Valutazione della condizione psico-fisica: è previsto l’intervento di un Professionista (Medico Geriatra o Psicologo) specifico per la patologia della persona da assistere che si dedica a comprendere le esigenze dell’anziano, i bisogni dei familiari e le necessità del contesto in cui vivono. Alla luce di quanto emerso nella valutazione, verrà poi suggerito alla persona malata e alla famiglia un piano di intervento ad hoc (Piano di Assistenza Individualizzata).
• A chiamata: è possibile prenotare un singolo intervento o programmare più interventi di un professionista dell’équipe contattando la segreteria della GEA .
• Assistenza personalizzata: si può definire un piano individualizzato prevede 50 interventi calibrati sulle necessità specifiche della persona da esaurirsi entro 12 mesi. L’équipe programma le figure professionali da coinvolgere e la cadenza di ogni loro intervento, in collaborazione con la famiglia. Nell’arco di tempo in cui si svolge l’assistenza pluridisciplinare, i professionisti dell’équipe, per il benessere del malato, si impegnano a dare continuità alla cura, ma anche ad affiancare il caregiver/familiare, trasferendo conoscenze e competenze, supportandoli nelle azioni, rendendoli nel tempo più sicuri e autonomi nella gestione della malattia.
Ogni intervento ha la durata di max 1 ora.

Strategie di intervento per l’Assistenza personalizzata

• Il primo contatto con la persona malata e con la famiglia è gestito dallo Psicologo o dal Medico Geriatra in incontri da 2 a 4 ore in totale dedicati a comprendere la situazione della malattia ed i bisogni psico-sociali dei familiari e caregiver. Viene quindi disegnato un quadro approfondito da utilizzare come base per la creazione di un piano di intervento individualizzato di concerto con i professionisti dell’équipe.
• Si valutano in équipe, in collaborazione con il medico di medicina generale, gli interventi sociali e sanitari per la predisposizione del Piano di Assistenza Individualizzata (PAI) per il paziente e la famiglia.
• Sulla base del piano di intervento individualizzato, le diverse figure professionali coinvolte sanno quali interventi realizzare e con quale cadenza, nell’ambito di ciascuna famiglia.
• È possibile effettuare visite specialistiche a domicilio, se richieste, per patologie collaterali del malato nonché accertamenti diagnostici domiciliari (ecografie,elettrocardiogrammi, ecc.) e prelievi per analisi cliniche e di laboratorio.
• I familiari o gli assistenti familiari possono partecipare al Corso di formazione per caregivers tenuto da docenti esperti che fanno capo alla Cooperativa Sociale GEA i quali sono stati precedentemente formati sul modello di cura bio-psico-sociale.

I PLUS DELL’ASSISTENZA

Un modello organizzativo di assistenza domiciliare del tipo di quello fin qui descritto può essere reso pienamente efficace e completo avvalendosi di due requisiti:
1. Sportello “A tu per tu con GEA”
2. Strumentazioni informatiche e domotiche

1. Sportello “A tu per tu con GEA
Presso i locali della Cooperativa Sociale GEA è attivo uno spazio dedicato a chiunque abbia necessità di reperire informazioni puntuali in merito alla non autosufficienza e alla demenza.
Un operatore qualificato accoglie gli utenti rispondendo alle loro richieste, sia da un punto di vista pratico/burocratico che per aspetti pertinenti la sfera dell’assistenza (suggerimenti, supporto psicologico, ecc.).
L’accesso allo sportello informativo può avvenire fisicamente negli orari e nei giorni stabiliti (lunedì ore 10,00-13,00), o telefonicamente al numero 0733.32827 (Linea telefonica “A tu per tu”), oppure mediante l’invio di e-mail all’indirizzo info@cooperativagea.org.

2. Strumentazioni informatiche e domotiche
– Pagina web: per garantire un’informazione capillarmente diffusa ed accessibile in ogni momento, è disponibile la pagina web www.cooperativagea.org, il cui scopo principale è di mettere a disposizione della cittadinanza in generale tutte le informazioni utili, di carattere pratico – burocratico nonché relative all’assistenza.
– La Cartella socio-sanitaria informatizzata: tutta l’équipe lavora utilizzando una cartella socio-sanitaria digitale, accessibile in cloud e consultabile dal proprio Medico di Medicina Generale, che è stata personalizzata dal produttore in base alle specifiche esigenze sociali dell’assistenza domiciliare multidisciplinare, oltre che alle richieste/indicazioni fornite dai membri della stessa équipe.
L’utilizzo di tale forma di ausilio ICT, in linea con gli ammodernamenti cui tende tutto il settore sanitario e con gli indirizzi perseguiti e incoraggiati a livello europeo, costituisce, tra l’altro, lo strumento principale per garantire il coordinamento e l’uniformità di approccio adottato dai professionisti dell’assistenza che, come visto, rappresenta la base per un corretto impiego del modello bio-psico-sociale.
– Fornitura di ausili di natura tecnologica: si mette a disposizione delle famiglie che ne faranno richiesta, nel pieno rispetto della normativa sulla privacy, sensori per il monitoraggio del paziente e strumenti di rilevazione dei parametri fisiologici che vengono automaticamente inviati alla Cartella in grado di monitorare le attività quotidiane delle persone non autosufficienti, soprattutto con problemi cognitivi.
Lo scopo è quello di tenere aggiornati i familiari del malato circa le abitudini e le azioni, ordinarie e/o straordinarie, che questi potrà compiere durante la giornata, con l’intento di inviare semplici messaggi confortanti sulla vita del proprio congiunto.
-Esami ecografici a domicilio: viene offerto un servizio di diagnostica in tempi brevi e di qualità che viene svolto da personale altamente qualificato e dedicato, direttamente presso l’abitazione del paziente. Il servizio può essere rivolto ad anziani, disabili, persone con difficoltà nella deambulazione, impossibilitate a muoversi dal proprio domicilio per raggiungere l’ospedale.

VANTAGGI

• Sanitario: si evita di sottoporre il malato a possibili contagi, sbalzi di temperatura, movimentazioni dolorose, attese stancanti ed in generale al tentativo di soprassedere ai dovuti controlli clinici.
• Sociale: a volte il trasporto di malati particolarmente complessi costa alla società più della prestazione, sottraendo mezzi e strutture a casi più gravi ed urgenti.
• Relazionale: le persone stanno sicuramente meglio nella tranquillità di casa loro in compagnia dei propri cari; in tale sede la relazione malato-professionista è enormemente favorita.
• Familiare: l’opportunità di un intervento formativo rivolto ai caregivers favorisce il miglioramento qualitativo della loro assistenza.

TERRITORIO D’INTERVENTO

Il Servizio di Assistenza domiciliare per la provincia di Macerata viene attivato in tutti i Comuni degli Ambiti Territoriali Sociali n.15 (Comune capofila Macerata) e n.14 (Comune capofila Civitanova Marche).

COME FARE DOMANDA

Gli interessati possono presentare la richiesta recandosi direttamente presso la Cooperativa GEA nei giorni ed orari sotto indicati o contattando telefonicamente la segreteria per ottenere un appuntamento con un operatore qualificato.

ORARI E SEDE

• Informazioni e Amministrazione: dal lunedì al venerdì ore 09,00-13,00 e 15,00-18,00
• Sportello “A tu per tu”: lunedì ore 10,00-13,00
Sede amministrativa ed operativa: Cooperativa Sociale GEA, Via Ungaretti, 84 – 62100 Macerata.
Tel. 0733 32827
E-mail: info@cooperativagea.org
Sito: www.cooperativagea.org

TUTELA DELLA PRIVACY D. Lgs. 196/2003

Tutti gli operatori sono tenuti a mantenere la massima riservatezza sulle informazioni riguardanti le condizioni di salute del paziente, fornendole solo a lui direttamente e, in caso di consenso, ai suoi familiari o ad altre persone da lui designate. Al momento della presa in carico viene richiesto al paziente il consenso alla trattazione dei propri dati personali e sanitari.

MODULISTICA

• Modulo consenso al trattamento socio-assistenziale
• Modulo di consenso per il trattamento dei dati personali
• Scheda soddisfazione del cliente
• Scheda segnalazioni